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Piccolo Museo della Fatica

I lavori di messa in sicurezza, di consolidamento e di restauro conservativo di Cascina Linterno effettuati nel 2015 hanno lasciato praticamente intatti gran parte dei locali, sia del nucleo più “antico” che delle aggiunte nei secoli successivi. In particolare, per precisa scelta progettuale, la piccola stalla dei cavalli, El Stallin di cavaj del Tilio Bossi, l’ultimo Ortolano di Cascina Linterno, è rimasta praticamente inalterata, con tutti i “segni” lasciati non solo dall’utilizzo agricolo ma anche, purtroppo, dall’incuria e dall’abbandono che l’hanno caratterizzata negli ultimi decenni.

L’intervento di consolidamento ha interessato unicamente le travi originarie del soffitto, “affiancate” da un telaio in ferro pensato per sostenere la soletta e, nel contempo, “legare” tra loro le pareti esterne ed interne. Il pavimento, poi, racconta con efficacia tutta la storia di questo luogo. Verso il fondo, sulla cui parete ancora campeggia la greppia originale, è ancora osservabile la “rizzada” originale in sasso, ovvero il pavimento sul quale trovavano posto i cavalli. Sulle pareti, lasciate volutamente rustiche e con i mattoni a vista, sono ancora presenti gli anelli in ferro ai quali, con molta probabilità, venivano legati i vitelli.

Questa particolare conformazione, rimasta pressoché intatta nel tempo, ha da subito attirato l’attenzione dei docenti del Politecnico incaricati del progetto di recupero e di restauro conservativo della Linterno: questo locale doveva restare esattamente com’era, in quanto più di altri testimone delle sue vicende agricole. E così è stato: alla fine dei lavori, con limitati interventi, la piccola stalla ha quindi riacquistato il suo primitivo “fascino” trasformandola, con piccoli interventi, in area espositiva permanente con il “Piccolo Museo della Fatica”, ovvero una esposizione di oggetti e strumenti di lavoro consumati dall’uso per testimoniare, appunto, la Fatica di chi li ha utilizzati per evidenziare non solo l’importanza storica, agricola e culturale di questo millenario luogo ma anche la riconoscenza verso i sacrifici, la sofferenza ed il duro lavoro delle tante persone che qui hanno vissuto.

Oltre a strumenti di lavoro, nel Piccolo Museo, su autorizzazione avuta dalla Soprintendenza e dalla Direzione del Parco delle Cave, è stato riposto un pesante frammento della beola in granito riportante l’anno di costruzione del sovrappasso tra i Fontanili Misericordia e Acquani nello svincolo idraulico della Chiusa detta dei “Trii Baselloni”.

Obbiettivo degli Amici della Linterno è quello di recuperare tutti gli altri frammenti in granito e di ricomporre la “spalla” del ponte canale in un telaio metallico a testimonianza della storicità del manufatto.

La “stalletta ritrovata”, un’altra delle piccole “magie” di Cascina Linterno.