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Da maggio a metà giugno il martedì e il venerdì sera sono due serate speciali perché c’è la Lucciolata al Parco delle Cave organizzata dagli Amici della Cascina Linterno.

Alle 21 è prevista l’entrata degli ospiti che aspettano di poter entrare per vivere questa strana avventura: incontrare le lucciole e passeggiare silenziosi e attenti di non disturbare gli abitanti del parco, ma già alle 20.30 in molti aspettano ansiosi di poter entrare, mentre gli organizzatori preparano gli spazi per accogliere i numerosi ospiti.

Sono tutti indaffarati: Alessia e Nunzia preparano lo spazio per la verifica delle prenotazioni, Enza, colonna incrollabile dell’Associazione, e Luisa sono al punto ristoro, Fortunato si aggira tra la gente per capire se manca qualcosa ed intanto sistema volantini e questionari dove c’è il salotto, mentre Gianni sposta tavoli, sistema sedie, e scruta gli spazi.

Io, la prima volta che ho partecipato ero imbambolata, non sapevo cosa fare e, preoccupata di essere inutile, chiedevo al GiBi se mi assegnava un compito, e lui, dall’alto della sua stazza e con un po’ di fiatone, da buon presidente dell’Associazione “Amici della Cascina”, mi diceva: << Qui c’è sempre qualcosa da fare, basta scrutare, osservare, essere attenti a ciò che succede; annusa l’aria e scoprirai qual è il tuo compito>>; mi è piaciuta questa filosofia, dove non c’è bisogno di dire agli altri cosa fare, così la mia ansia di azione si è placata.. Mi guardo attorno e vado verso l’entrata, dove arrivano gli ospiti, ci sono Alessia e Nunzia già sedute ai tavoli che spuntano gli elenchi delle prenotazioni per l’escursione, sanno il fatto loro: salutano, chiedono i nominativi, ricevono l’offerta, tutto con molta efficienza.

Quando ci si guarda attorno, lo spettacolo è inaspettato: il cortile è affollato, quante persone di ogni età, coppie di innamorati, piccoli e grandi gruppi che chiacchierano animatamente, giovani e meno giovani che aspettano l’inizio della passeggiata, bambini che corrono felici, grandi e piccoli, tutti curiosi di vivere questa esperienza serotina, immersi nella natura e nel silenzio della tarda sera.

Come sempre alle 22, il Bianchi, prende il microfono, inizia a parlare e tutti tacciono in attesa del suo racconto e delle sue raccomandazioni. “La Lusiroeula (Lucciolata) è una passeggiata nel parco, per incontrare le lucciole, e se ci sono le lucciole, vuol dire che l’ambiente è sano, non c’è dunque inquinamento, vuol dire che il Parco è un’oasi di pace e di rigenerazione per il corpo e per la mente. Le Lucciole femmine lanciano segnali per attirare i maschi che accorrono, rispondendo al loro richiamo”; poi vi raccomandando vivamente di non usare flash, di camminare sulle stradine principali e di non debordare nell’erba per non schiacciare le Lucciole, è importante stare in silenzio, camminare lentamente e limitare l’utilizzo delle torce tascabili e quelle dei cellulari per evitare il disturbo che potremmo arrecare inconsapevolmente alle Lucciole nel momento più importante della loro breve esistenza: -la Danza Nuziale-. Teniamo ben presente che, in queste occasioni o quando verrete da soli, siamo noi “Umani” gli “Intrusi” nel delicato ecosistema notturno e diurno del Parco”. Durante il nostro cammino lungo le strade sterrate ed asfaltate, se ci sarnno il massimo silenzio e il massimo rispetto, non si spaventerà né gli animali, né gli insetti che abitano il parco”.

Ed ogni volta lo stesso rito, dopo questa breve introduzione, Gianni si avvia  e dietro di lui, piano piano, lo snodarsi del lungo corteo dei visitatori: alcuni timorosi di disturbare, altri immersi in un tenue chiacchiericcio  e  altri ancora incantati a guardarsi attorno e godersi le meraviglie di questa notte; i collaboratori sono distribuiti lungo la fila affinché i visitatori non si disperdano nei meandri del parco.

 

Ogni serata è stata una meravigliosa avventura, alla fine della passeggiata i volti degli ospiti erano distesi, occhi ed orecchie colmi del meraviglioso spettacolo: le lucciole svolazzanti tra gli arbusti, il buio del fitto bosco, e nel silenzio, la voce dei fontanili, il gracidare delle rane.

Il  salutarsi non è stato mai un addio, ma sempre un arrivederci.

 

IoMaGr – Associazione Amici Cascina Linterno